L’oscillometria forzata, introdotta da Dubois negli anni ’50. è una tecnica semplice, non invasiva che consente di calcolare l’impedenza del sistema toraco-polmonare. Per impedenza s’intende la forza di opposizione di un circuito al passaggio di un impulso.L’impedenza respiratoria (Z) comprende la Resistenza respiratoria (R), cioè l’energia richiesta per propagare l’onda pressoria attraverso le vie aeree e la Reattanza respiratoria (X), che riflette le proprietà visco-elastiche del sistema respiratorio. Questa tecnica, basata sulla respirazione a volume corrente contro vibrazioni a diverse frequenze, permette la misura delle resistenze al flusso delle vie aeree totali (R5) e prossimali (R20) e per differenza di quello delle distali (R5-R20)
IOS e piccole vie aeree
IOS consente quindi di differenziare tra la resistenza delle vie respiratorie centrali (prossimali) e di quelle periferiche (distali: vedi immagine sopra); queste ultime giocano un ruolo essenziale nelle patologie ostruttive polmonari. Infatti La disfunzione delle piccole vie aeree è di particolare rilevanza clinica sia nell’asma che nella BPCO. Nell’asma questa si associa ad un peggior controllo della malattia, ad un aumentato tasso di riacutizzazioni, alla presenza di asma notturno e da sforzo oltre che ad un maggior grado di iperreattività bronchiale . Un particolare coinvolgimento delle piccole vie aeree è stato inoltre segnalato negli asmatici fumatori e negli asmatici over 65 (o comunque con lunga durata della malattia) e recenti studi suggeriscono un ruolo assai importante della "small airway dysfunction" negli asmatici obesi.. Inoltre, nella BPCO, la disfunzione/infiammazione delle piccole vie aeree è considerata, dalla metà degli anni '60 l'evento patogenetico essenziale. Come ben si può comprendere la tecnica delle oscillazioni forzate ben si presta a supportare la spirometria nella diagnosi e nel monitoraggio dell'asma ma anche ad essere d’aiuto nella diagnostica differenziale tra asma e BPCO, fornendo importanti informazioni sulle caratteristiche meccaniche dell’apparato respiratorio. Recenti studi condotti in bimbi da 3 a 8 anni hanno segnalato una decisa miglior performance della IOS rispetto alla spirometria nell'evidenziare i danni a carico della funzione respiratoria derivanti dall'esposizione al fumo di tabacco (in gravidanza e in periodo perinatale) e dall'esposizione ad inquinanti ambientali, in primis l'ozono (assai parzialmente "intercettati" dai principali volumi dinamici alla spirometria).Questi dati confermano il ruolo essenziale svolto delle piccole vie aeree, "bersaglio" essenziale degli inquinanti ambientali.
Altro aspetto che va segnalato è che nei bambini con esclusiva rinite allergica (quindi senza sintomi asmatici) una anomalia all'oscillometria rappresenta il principale fattore di rischio per futura insorgenza di asma!!!
Altri vantaggi
La spirometria rappresenta il gold standard per la misurazione dell’ostruzione bronchiale, ma richiede una manovra espiratoria forzata, che non è semplice da compiere, soprattutto in prima infanzia, nell'anziano ed in generale nei pazienti poco collaboranti. L’oscillometria ad impulsi è invece molto semplice da eseguire, già a partire dai tre-quattro anni di vita (va ricordato che valori di riferimento sono disponibili già dai 3 anni).I grandi vantaggi dell’oscillometria sono infatti quelli di eseguire le misurazioni a volume corrente con un tempo minimo (17 secondi) per la raccolta dei dati, rendendo la tecnica applicabile ai pazienti poco collaboranti come ad esempio i bambini, ma anche per pazienti con patologie neuromuscolari o reduci da interventi chirurgici, pneumotorace eccetera.
E' ormai chiaramente dimostrato il ruolo essenziale della disfunzione delle piccole vie aeree nell'asma e nella BPCO. L'oscillometria ad impulsi consente, a differenza della spirometria semplice, di identificare la eventuale presenza di una disfunzione periferica e di mettere in atto terapie mirate. Va infatti ricordato che la terapia broncodilatatrice e/o antiinfiammatoria convenzionale spesso non raggiunge le vie respiratorie più periferiche. L’oscillometria ad impulsi può quindi indicare l'utilità di specifici approcci terapeutici e misurare la risposta obiettiva alla terapia farmacologica impostata. In conclusione, la IOS si rivela un nuovo strumento di grande utilità clinica, in aggiunta alla spirometria/pletismografia, per il suo grande potenziale informativo sulle condizioni meccaniche del parenchima e delle vie aeree (di tutto l'albero respiratorio) e per la sua non invasività e semplicità d’uso.